Il quadraro che si racconta è quello vecchio. I bei tempi sono andati. Molte serrande sono abbassate e alcuni personaggi ormai dimenticati. Ma nella bottega del barbiere cantante ancora se ne parla. La morte si sente, anche tra i rifiuti per strada. Tuttavia chi è rimasto, la vita non la molla.
Zélla / zél-la / s.f.
Augusto Pantoni
Inedito
2001
Con la zeta dura e la e chiusa, fu un vocabolo molto in uso prevalentemente nell’ambiente proletario, e forse per questo motivo gli sono stati preferiti lèrcio (pronunciato però con la e stretta dalla nostra borghesia, che evidentemente ancora ha un ampio potere decisionale), sudicio, sporco, sozzo…
Dunque, né il femminile singolare zella, né tantomeno l’aggettivo singolare zelloso sono voci contemplate nei dizionari maggiormente consigliati. Sono termini forti, per chi ne conosca il significato, e generalmente con essi ci si riferisce a persona.
Basta pronunciare il nome per evocare in chi ascolta la ributtante immagine di una mescolanza di sostanze organiche e inorganiche in decomposizione, appiccicata sulla pelle viva.
Con l’aggettivo si rende in prevalenza l’idea di persona nella cui cute si verifica il fenomeno osmotico a senso inverso: è il tessuto sottocutaneo che assorbe le sostanze della zella per linee discendenti.
E tuttavia, paradosso vuole che sia immune dalle comuni epidemie, le quali normalmente affliggono i maniaci dell’igiene personale: l’organismo, come si sa, è in grado di produrre anticorpi e di fronteggiare vittoriosamente gli antìgeni.
Per contro, con la sterilizzazione, ovvero con un eccesso di igiene, se ne abbassano le difese.
Comunicazione inviata ad AMA
In quanto a multiforme ingegno, Gino è ben oltre l’EGOT club, quel numero assai ristretto di artisti che ha vinto almeno un Emmy, un Grammy, un Oscar e un Tony. Vorremmo vedere come se la caverebbero Harry Belafonte o Barbra Streisand a tagliare i capelli a un manovale del Tuscolano, o a Fellini. Invece, per tutta la sua carriera —cominciata, nel 1945, a 7 anni — Gino Scarano è stato sempre perfettamente in grado di coprire, con la stessa disinvoltura, i vuoti di memoria di un quartiere, le piccole e medie debolezze del cinema italiano e gli interi repertori della canzone americana, francese, romana e napoletana.
Giovanni De Stefano MarieClaire
Gino classe 1938 all'opera nella sua bottega
Barba e Capelli – Radio3
Conversazioni intorno alle antiche barberie di Roma, con la voce di Gino e di altri colleghi che raccontano storie delle loro botteghe e dei loro clienti.
Zélla / zél-la / s.f.
4 Febbraio
Estratto video
2012
Quadraro vecchio è un progetto ideato da:
Fabio Silei
Prodotto da:
Mine Studio
Contributi testuali
Kim Sambati
Colonna sonora originale a cura di:
Daniele Picerno, Andrea Spaccatrosi
Mix & Editing:
Michele Raf Leucci