Quadraro Vecchio è una rappresentazione da ascoltare, “a play for voices” come recitava il sottotitolo di Under Milk Wood, il lavoro radiofonico che Dylan Thomas realizzò per la BBC nel 1953, sulle vite, le atmosfere e i ricordi di un paesino di pescatori in Galles, destinato come tanti a cambiare per sempre dopo la guerra. Per il poeta gallese sarebbe stato “a place of love” e avrebbe avuto inizio di notte, nel silenzio del sonno, ascoltando i pensieri dei suoi abitanti.
Il sonno al Quadraro Vecchio viene brutalmente interrotto all’alba del 17 aprile del 1944 dal rastrellamento nazista durante la famigerata operazione ‘Walfisch’, anno zero della storia del quartiere e della città. Da allora ha iniziato a cambiare, e a raccontare la sua storia e la sua identità ai decenni successivi,
ai nuovi arrivati, agli immigrati e agli abitanti di oggi.
A parlare sono i personaggi incontrati, conosciuti, riportati fedelmente o solo per sentito dire, le loro storie più o meno vere, ma anche i frammenti di materiali di archivio, cose lette o episodi visti in giro, testi di email e post recenti, suoni e rumori del quartiere. Di drammatico c’è tutto il resto.
A prestare la voce narrante, un noto sintetizzatore vocale, che sembra venire dal futuro ma che a volte scende giù in strada, al bar o dal barbiere, per ascoltare meglio le voci di questo luogo che racconta di morte, fame, radici, e d’amore.